E' facile immaginare come fermandoci a riflettere sul nome di questa località, il pensiero vada subito ad una grande battaglia svoltasi su queste montagne tra Arabi e Normanni tra il X e XI secolo d.C., o alla leggendaria battaglia contro i Saraceni che si pensa sia stata inventata per esaltare le gesta della famosa famiglia dei Ventimiglia (proprietari di enormi feudi in questa zona delle madonie al tempo del Medioevo); ed in effetti nulla di diverso si potrebbe attribuire al nome dato a questa splendida località montana.
Ma se si scava nella storia di questo luogo, si scopre come forse il suo nome abbia una derivazione ancora più antica, che probabilmente con una battaglia (in senso bellico) non ha nulla a che fare. Si scopre allora che il nome Piano Battaglia derivi forse dalla semplice trasformazione di un vocabolo di origine greca che indicava un gioco conviviale, il "cottabo" (divenuto poi cattaba), termine che effettivamente veniva dato a vari giochi alla cui base era proprio l'utilizzo del vino. Ed erano proprio i pastori e i boscaioli delle Madonie che sin dall'epoca dei Greci, usavano il nome "Cattaba" per chiamare una gara di velocità basata sul taglio della legna che si teneva con cadenza annuale proprio ai margini di questi pianori erbosi circondati da alberi di faggio; al termine della contesa, abbondanti bevute di vino accompagnavano i boscaioli ubriachi sulla strada del ritorno. Il vocabolo poi si è trasformato nel tempo da piano della cattaba a piano della vattagghia (ovvero bestiame, per indicare i pascoli) per divenire infine Piano Battaglia.
Il pianoro di Piano Battaglia si trova a 1526 metri sul livello del mare incastonato tra due cime meravigliose, Pizzo Carbonara (1979 mt.) e il Monte Mufara (1865 mt). Oggi rappresenta la meta preferita per le vacanze invernali di chi abita la parte occidentale della Sicilia. I boschi di questa zona sono costellati di Faggi, Lecci, Abeti, vi si trovano numerosissimi endemismi floreali come la Peonia, il Lino delle fate siciliano, la Stellina di Gussone, l'Astragalo e lo Spillone dei Nebrodi, e la fauna è composta da numerosi esemplari di Daini, Cinghiali, rettili, uccelli e roditori. D'inverno infine queste alture sono imbiancate dalla neve che soprattutto nel periodo Dicembre-Febbraio abbonda sulle cime di questi meravigliosi luoghi di montagna.
Nel 1989 la Regione siciliana ha protetto questa zona istituendo l'ente Parco Regionale per la tutela delle bellezze naturali e monumentali, citato in alcune pubblicazione come “Un crocevia dove convivono le piante di tre continenti”. La riserva è divisa in zone contraddistine con le lettere A, B, C, D in base al tipo di protezione dedicato al luogo (da integrale - zona A, a zona di controllo - zona D). Il Parco Regionale comprende i territori di 15 comuni che fanno tutti parte della provincia di Palermo. Inoltre il parco, grazie alla sua importanza geologica, è stato anche inserito nel network internazionale European Geoparks, programma europeo che promuove lo sviluppo di aree naturali di alto interesse geologico.
L'uso della propria auto è la maniera migliore (e anche l'unica a meno di scegliere una guida che vi porti sul posto) per raggiungere Piano Battaglia.