Il Parco delle Cave di Marsala nasce dal paziente lavoro di bonifica di alcune cave abbandonate per l’esaurimento della calcarenite arenaria estratta in blocchi denominati “tufi”. Il recupero è avvenuto ad opera di privati cittadini che, salvaguardandolo dal rischio di divenire discarica, lo hanno reso accessibile e fruibile.
E’ una “città nascosta” che si sviluppa in terrazzamenti a quote diverse, collegate da strade sterrate e gallerie. Il particolare alternarsi di volumi ed ombre, generato dall’opera dei cavatori, ha dato vita ad un paesaggio dall’architettura unica e suggestiva, il cui effetto è quello di un “piccolo Gran Canyon”.
Il parco gode, inoltre, di una particolare flora, con la palma nana, il timo e l’asparago selvatico, mentre la restante macchia mediterranea e le fessure nella roccia, favoriscono la nidificazione di uccelli protetti, tra cui il gruccione.
Il terreno affiorante di queste zone rappresenta la protezione del sottostante banco di calcarenite arenaria ed è chiamato “sciara”; questo termine, di derivazione araba, indica un paesaggio arido e desolato che però, per la sua particolare flora e fauna, rappresenta un sito di interesse comunitario (S.I.C.) che si aggiunge ai numerosi siti S.I.C. in Sicilia.
Il Parco si trova in via Margicavolo a Marsala (provincia di Trapani) ed è possibile visitarlo con escursioni guidate su prenotazione.